Il colangiocarcinoma è una neoplasia rara, ma la sua incidenza è in costante crescita. Nel 70% dei casi, la diagnosi avviene in fase avanzata, quando l’approccio chirurgico, unica possibilità curativa, non risulta piu’ attuabile. Per questo motivo, è essenziale disporre di terapie efficaci per il trattamento della malattia in stadio avanzato.
Sintesi
Attualmente, il trattamento di scelta di prima linea è rappresentato da una combinazione di chemio e immunoterapia. Tuttavia, data l’aggressività della patologia, è fondamentale disporre di nuove opzioni terapeutiche in grado di migliorare la prognosi dei pazienti.
Pembrolizumab è un farmaco immunoterapico che si lega al recettore (PD-1), bloccandone l'attività e potenziando la risposta del sistema immunitario contro le cellule tumorali. Il farmaco è stato valutato nello studio di fase 3 KEYNOTE-966 che ha confrontato il trattamento standard con cisplatino e gemcitabina rispetto alla combinazione di cisplatino, gemcitabina e pembrolizumab. Lo studio ha coinvolto oltre 1.000 pazienti, introducendo una variante nel trattamento chemioterapico. Infatti, mentre sulla base dello studio di fase 3 ABC-02 la chemioterapia con cisplatino e gemcitabina veniva somministrata per un totale di 8 cicli, nel braccio sperimentale dello studio la gemcitabina poteva essere proseguita oltre gli 8 cicli senza un limite predefinito. Inoltre, il pembrolizumab veniva somministrato per un massimo di due anni da solo o in associazione con gemcitabina. I risultati dello studio hanno dimostrato che la combinazione di chemio-immunoterapia era associata a un miglioramento significativo della sopravvivenza globale (12.7 mesi vs 10.9 mesi, HR 0.83), endpoint primario dello studio, in assenza di aumento significativo degli eventi avversi, e senza deterioramento della qualità di vita dei pazienti. Inoltre, i dati aggiornati hanno evidenziato un beneficio a lungo termine con un vantaggio di sopravvivenza a tre anni.
Sulla base dei risultati dello studio KEYNOTE-966, pembrolizumab in associazione a cisplatino e gemcitabina è stato approvato da FDA ed EMA ed ha ottenuto la rimborsabilità del farmaco in Italia da parte di AIFA a partire da marzo 2025.
Quale è la rilevanza pratica di questa nuova rimborsabilità?
Questa nuova opzione terapeutica ha un’importante rilevanza per i pazienti affetti da tumore delle vie biliari avanzato, considerando che ad oggi sono disponibili poche alternative di trattamento. La possibilità di utilizzare una strategia di mantenimento di chemio-immunoterapia è un elemento innovativo nel panorama terapeutico della malattia in fase avanzata, che potrebbe migliorare la gestione clinica di questi pazienti.
Bibliografia
- Kelley RK, Ueno M, Yoo C, et al. Pembrolizumab in combination with gemcitabine and cisplatin compared with gemcitabine and cisplatin alone for patients with advanced biliary tract cancer (KEYNOTE-966): a randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 3 trial. Lancet. 2023 Jun 3;401(10391):1853-1865.
- Finn R, Ueno M, Yoo C, et al. Three-year follow-up data from KEYNOTE-966: Pembrolizumab (pembro) plus gemcitabine and cisplatin (gem/cis) compared with gem/cis alone for patients (pts) with advanced biliary tract cancer (BTC). Journal of Clinical Oncology 42(16_suppl):4093-4093.