Con la Dr.ssa Lodovica Zullo (Università di Genova, attualmente al Gustave Roussy di Parigi) abbiamo analizzato i dati aggiornati dello studio KRYSTAL-7, che valuta l’associazione tra adagrasib e pembrolizumab nei pazienti con NSCLC avanzato con mutazione KRAS G12C. I risultati confermano una promettente attività antitumorale, con segnali di efficacia e tollerabilità che aprono prospettive per futuri approcci combinati in prima linea.

La Prof.ssa Giulia Pasello (Università di Padova) ha commentato i 9 abstract presentati nella sessione orale dedicata al NSCLC metastatico, focalizzandosi sullo studio SOHO-1, che ha evidenziato risultati positivi con un inibitore HER2 in pazienti sia naïve sia pretrattati con altri farmaci anti-HER2, sottolineando il ruolo emergente della target therapy anche in questo setting.

Con la Dr.ssa Margherita Ambrosini (INT Milano) sono stati discussi due studi fondamentali: ATOMIC (fase III): su pazienti operati per carcinoma del colon retto con deficit di mismatch repair (dMMR), ha dimostrato un miglioramento della disease-free survival (DFS) con l’aggiunta dell’immunoterapia alla chemioterapia adiuvante. MATTERHORN: ha valutato l’aggiunta di durvalumab al regime FLOT in pazienti con tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea localmente avanzati.

La Prof.ssa Sara Pilotto (Università di Verona) ha indicato lo studio CHALLENGE come uno dei più “practice-changing” dell’anno. Questo studio ha coinvolto pazienti con carcinoma del colon retto in stadio II-III ad alto rischio dopo terapia adiuvante, evidenziando un beneficio clinico dell’attività fisica nel miglioramento della DFS e OS, rafforzando il ruolo dell’oncologia integrata.

E infine, in una inaspettata inversione di ruoli, l’intervistatore è diventato per un giorno l’intervistato, concludendo l’iniziativa con una nota personale, a testimonianza dello spirito dinamico e collaborativo che contraddistingue Young to Young.